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I bambini non sono oggetti, ma titolari di diritti « Diario di bordo
“«Sulla questione “diritto” delle varie coppie ad avere bambini – afferma Claudio Risé – si fa molta confusione. Questo diritto non esiste, perché il bambino non è “oggetto” di diritti. E’ lui, il bambino, il titolare di diritti. Per esempio quelli (moltissimi) elencati nella Convenzione sui diritti dell’infanzia e l’adolescenza, approvata dall’Onu nel 1989 e ratificata due anni dopo dall’Italia (che la infrange spesso)». Ma c’è di più, afferma il professor Risé: «In quanto soggetto di diritti umani, il bambino non può, inoltre, essere “fabbricato” (come si fa invece con gli oggetti), assemblandone varie parti. Egli viene generato nell’incontro tra un uomo e una donna ed è titolare di diritti (tra cui quello di non essere separato dai propri genitori) dal concepimento in poi».”
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Coppie di fatto: la botte piena e la convivente ubriaca ~ CampariedeMaistre
“Per amore di Verità è bene ora analizzare che cosa, de jure
condito, le coppie di fatto possono aspettarsi dall’ordinamento italiano, che non è il deserto dei diritti civili, come gli stessi attivisti di area radicale riconoscono (l’anno scorso è stato pubblicato il volume “Certi diritti che le coppie conviventi non sanno di avere”) e come una voce molto autorevole, quella del Prof. Francesco D’Agostino, ha già avuto modo di sottolineare anni fa.”
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Opus Dei – TESTIMONIANZE – I mie figli, più i tuoi, più il nostro…
“Egli mi chiedeva come far crescere i suoi figli e a un certo punto io gli dissi che doveva rifarsi una vita. Mi rispose che non era facile. Io non sono uno ma quattro, chi si innamora di me dovrebbe anche innamorarsi dei miei figli e io, a mia volta, vorrei trovare una donna alla quale poter guardare anche come madre, mi rispose Pablo”, ricorda Liliana. A questo punto, quasi per magia, ella si rese conto che entrambi volevano la stessa cosa: “Io ero sette, e anche i miei figli avevano bisogno di un padre”. Trovarono che tutti e due avevano gli stessi valori oltre che storie personali molto simili. Dopo cinque mesi di fidanzamento, si sono sposati in una chiesa piena di loro amici. Testimoni furono i ragazzi.”
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Il punto sui matrimoni gay | documentazione.info
“Chiesa anti-gay? Molti affermano che la Chiesa sia “contro”
i gay. La posizione della Chiesa sugli omosessuali è spiegata nel Catechismo della Chiesa Cattolica ai punti 2357-2359, dove si afferma che gli omosessuali, in quanto persone, non vanno mai discriminati:”
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“L’uguaglianza è una cosa, il rispetto della diversità è altro perché proprio per avere un’uguaglianza robusta è necessario rispettare le diversità. Che tristezza sarebbe un mondo tutto grigio! Grazie a Dio, c’è l’arcobaleno che ha, appunto, una serie di colori che fanno la luce. L’uguaglianza senza diversità è la tristezza del grigio e purtroppo la miopia dell’intelligenza sta portando a questa incredibile deriva che, quando dovesse arrivare, sarebbe drammatica perché sarebbe troppo tardi poi per porvi riparo. In questo senso, la teoria del gender che appunto vuole dire che le differenze – lo diceva il Papa nel saluto alla Curia – sono solo frutto della cultura, è veramente non saper leggere la realtà nella quale viviamo. Che l’uomo possa ovviamente aiutarsi e promuovere la cultura, è un conto; ma a scapito della natura? Perché allora – mi chiedo – siamo tanto solerti nel combattere le manipolazioni nella natura, a proposito di ecologia e di ambiente, e siamo invece così poco attenti alle manipolazioni all’interno dell’antropologia? Non è che questo è invece un piegarsi all’individualismo absolutus, appunto, alla crescita di un ‘io’ senza più nessun legame? E questo è, purtroppo, a mio avviso il rischio che stiamo correndo.”
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Lo scienziato di Hollande contrario all’eutanasia | documentazione.info
“Lo scienziato francese, già presidente del Comitato consultivo nazionale di bioetica, prima di redigere il suo rapporto ha svolto una capillare indagine in tutta Francia, nel Benelux e in Svizzera. La realtà “sul campo” dice che i malati terminali e i loro familiari chiedono soprattutto cure palliative per alleviare il dolore e di non prolungare inutilmente l’agonia. La soluzione migliore, secondo Sicard, è la sedazione profonda, cosa assai diversa dal suicidio assistito e dall’eutanasia. Introdurre una legge sull’eutanasia è sbagliato – sostiene Sicard – perché si dà una risposta unica a casi diversissimi, si burocratizza una situazione di sofferenza e in fin dei conti non si risponde alla domanda di fondo del malato terminale, «che vuole morire, non essere ucciso». “
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Aperta la raccolta di firme online “Uno di noi” per il diritto alla vita – Prolife News
“Proposta d’iniziativa dei cittadini europei per la “Protezione giuridica della dignità, del diritto alla vita e dell’integrità di ogni essere umano fin dal concepimento “